Marco e' un giovane idealista e squattrinato che lavora come cassiere in un
piccolo supermercato. Da un po' di tempo nota Angela che tutti i giorni
viene a fare spesa col suo padre autoritario, che per= Þ un po' sordo e ha
un braccio di legno...


Angela ha comperato un sacchetto di patatine, ma questo ha fatto guardare storto Marco perche' lui non ama i fritti Pero' pensa anche che, in fondo, del fatto che le patatine fritte non lo facciano impazzire non gli importa poi molto: cio' che gli rode e' il fatto che il padre di Angela abbia quell'atteggiamento eccessivamente protettivo nei suoi confronti. Quando pero' il padre vieta a Angela di comprare le patatine pensa che non gli sta poi cosi' antipatico. Anzi non sa piu' cosa pensare perche' non riesce a capire cosa gli dia piu' fastidio: le patatine fritte o l'autoritarismo? E da qui incomincia a filosofeggiare..... Anch'io ho fatto il fornaio!!! :-))) "Niente e' meglio di un buon panettone" dice il padre autoritario! "ma no, voglio le patatine fritte" Il cassiere Marco da buon giovane idealista e squattrinato e' allibito guardando cio' che il consumismo post-moderno tipico del finale di secolo e di millenio ha portato. per=,dopotutto, i begli occhi.. di Angela gli fanno scordare le sue frustrazioni da neocassiere in atesa della sua prima busta paga che doveva arrivare la sera stessa e si butta, Dopo aver distrattoil padre chiedendogli di cambiare la confezione cche non aveva il prezzo leggibile, " che ne dici se stasera ci vediamo da burgy in centro? Li fanno delle patatine veramente squisite" Angela, al contrario, voleva vedere la collezione di stampe cinesi di Marco. Sorrise con fare malizioso e disse: "Sarebbe ora che ti svegliassi, bamboccio!". Marco rimase trassecolato e riusci' appena appena a rispondere: "Di solito ho a che fare con donne piu' timide di te. Ho una bella collezione di stampe cinesi, non so se mi spiego. Vuoi vederla?" La sera stessa ANGELA fuggi' di nanscosto dal padre autoritario e raggiunse MARCO in un albergo a ore ; il destino era decisamente avverso ai due : infatti la portinaia dello stabile era la cugina del padre di lei ,che venne prontamente avvertito dell' incontro. Proprio quando MARCO stava mostrando a ANGELA il suo miglior esemplare ecco che il padre travestito da rambo e commando insieme fa irruzione nella stanza , armato in una mano di panettone ai canditi e all'uvetta nell' altra di mazza medieovale da guerra con riforzo al titanio ... ..proprio mentre Marco stava mostrando ad Angela il pi¨ bel pezzo della sua collezione di vasi cinesi della famosissima dinastia dei Ming. "minga vera" direte voi. Invece proprio si!! "Ammira lo splendore e la finezza del tratto tipico dell'epoca le stava di- cendo" Ma la frase gli rimase strozzata in gola alla vista della clava auto- ritaria al titanio del padre imbufalito. Questi dal canto suo a tale visione si gett= in ginocchio e, ammirando lui stesso quel capolavoro esclamo' " Incredibile ma vero!" E cosi dicendo estraeva dalla sua confecione il panettone all'uvetta che aveva comprato il giorno della nascita della sua dolce Angela e, senza of- frirne agli astanti se lo ingoi=. Ah! Che foga, che ingordigia, passione! Che violenti e malsani sementi ei rinveniva dentro il dolciume di cui si nutriva vorace, per dIO, e per nulla capace di cibarsi sereno, di darsi un po'pace ma da' nervi a' pilori e sfinteri "TENSIONE" era l'unico ed ultimo grido della tenzone anche se invero era soltanto un verso giacchÞ l'uvetta gl' and= di traverso tra l'insulso aspirar e tossir a gog= gl'amanti, odianti e cugina ingoi=. Li costrinse a cambiare di dimensione Il giorno dopo Angela torno' al suo lavoro di archivista al ministero di Grazia & Giustizia. Con la mente ancora agli avvenimenti del giorno prima quasi non si accorse della pratica che stava archiviando. Ma qualcosa la blocco', lesse tutte le pagine del documento e rimase senza fiato.... n.d.r sono senza parole: BELLISSIMO!(F.G.) Sul documento c'era scritto: "Aggiungi qualcosa anche tu alla Calistoria, Þ un esperimento dadaista.... ect ect" E lei vide che mentre lo leggeva il foglio si allungava e nuove righe apparivano e cazzo pens= io volevo solo delle patatine Patatine o no Angela rimase parecchio invaghita della storia e della via che aveva intrapreso, e si rese conto di alcune cose: 1) Lei 'sto Marco mica lo conosceva 2) Non aveva ancora mangiato le patatine 3) Tra una cosa e l'altra era quasi l'ora di andare e non aveva ancora fatto niente. Fu proprio allora che entr= il suo capo, un tipo autoritario che a confronto suo padre (di lei) era la Puffetta, si rese conto che la sua impiegata non aveva ancora alzato un dito e sbrait=: "Signorina! Non la pago mica per leggere 'ste cagate! Lei Þ licenziata!" A nulla valsero le suppliche di lei, i tentativi di spiegargli che quella era la calistoria, miga bae, niente, a lui quelli di Pepper stavano pure sulle palle per avergli bocciato la squadra al campionato. "Lei Þ licenziata", ripetÞ, e la butt= fuori a calci. Cosi' Angela penso'che era ora di darci un taglio con tutti sti tipi autoritari che gli fottevano le giornate. Decise di fare l'ultimo atto di pazienza chiedendo a quel babi di Marco se gli voleva vendere una scorta di patatine per un viaggio che si prospettava lungo e senza meta. Si presento' al supermercato ... ... si avvicino' a Marco e gli sussurro' in un orecchio alcune delle cose che aveva appreso dal documento letto in ufficio. Marco sbianco', barcollo' e dovette sedersi. Ora anche lui era in pericolo di vita: sapeva troppo! "Fuggiamo fuggiamo andiamo a Montecarlo, la patria delle patatine S.Carlo" Ma era proprio la' che stavano per cadere in trappola... ...e fu cosi' che Angela corse dal parucchiere di fiducia per platinarsi ben bene, rubo' dal datore di lavoro un bel gruzzoletto e si infil= nella sua macchina (anni 60) alla disperata ricerca di sta benedetta strada per Montecarlo....! Bene...la ragazza ben bella platinata si sentiva osservata, seguita e pi¨ volte cerc= di seminare macchine che proprio non l'avevano per il culo...finchÞ giunse ad un alberghetto di provincia torinese....il bates motel mi sembra! Marco tramaglino, intanto, s'era andato affacendandosi in intricate faccende che pi¨ volte lo portarono sulla soglia della rupe e ancor pi¨ volte (con molto culo) riusci' a salvarsi...giungeva voce dalla provincia di Bergamo che avesse meritato il nome di "Marco il marchettaro" e che intrattenesse i viaggianti all'autogrill... Ciao che bella storia! Portatisi dunque sulla tangenziale iniziarono a fare l'autostop per andare a Montecarlo. L'impresa non era sicuramente facile perche nessuno dei due lo aveva mai fatto, ma lui una volta aveva incontrato in un cybercafe' un amico che gli aveva spiegato la filosofia del fare autostop. "Vedi",gli aveva detto,"Il tutto sta a fissare una meta pi¨ o meno lontana, pi¨ o meno interessante per te, dopodiche' il come e il quando la raggiunge= rai non ha molta importanza. Solo cosi ti godrai il Viaggio." Ed ecco che quella frase che gli era sembrata insignificante, ad un tratto gli veniva utile. vai alla calistoria ed un'altra frase ancora gli girava sempre in testa: vai alla calistoria, vai alla calistoria, sicuramente poteva servire come indicazione, e cosi' fu. La prima macchina che si fermo' raccolse le due frasi e i due passeggeri e s' incammino'... ...incamminarsi...facile da dire...la strada era lunga e non certo facile, ma la disperata voglia di patatine che animava i due era di gran lunga su- periore..................!!! All'altezza di Tokyo-decadence- vennero tirati su da una copietta di 20 anni circa...originari di Shangaj e russi purosangue...tutti e due fatti come due patatone bollite...lui, Piero un bel ragazzo, dal sorriso troppo facile e dalla pasticca spedita...lei, Giannamaria...occhio stralunato a triglia e dallo spinellone facile...sembravano due persone cosi' chic ma Angela e Mar- co, ragazzi di paese e abituati solo alle buone bevute di vinello alle oste- rie si sentivano fuori luogo...e decisero di scappare dalla macchina, Insomma...cercarono, ma il fumo e la nebbia che c'era in quel piccolo abi- tacolo li stordi' a tal punto che... ...da far riaffiorare nelle loro piccole menti ricordi ormai sepolti da anni. A Marco apparve improvvisamente chiaro il motivo della sua avversione nei confronti del fritto; gli apparve nitida ed imponente come non mai la figura dello zio Andrea, tanto dolce e umile nei giorni pari quanto perfido e cinico nei giorni pari (nei giorni dispari dormiva!). E quell'attimo di follia, l'olio bollente che friggeva, il candido ditino della sorellina Addolorata (questo il suo nome...), eppoi.... e poi e poi e poi sarÓ come morire...nella nebbia erano le uniche cose che riusciva a dire...si sentý preso da un affanno...la gola gli si chiuse, gli occhi gli diventarono di un rosso purpureo...e non ce la fece pi¨, spa- lanco' la portiera della macchina e si getto' dalla vettura ancora in cor- sa....Angela non si accorse di niente...tanto era rincoglionita...sognava di essere nel paese delle patatine...dove tutto era giallino e untoloso... le passavano davanti immagini riluttanti che per lei erano paradisiache... c'erano le pai d'oro inzuppate in abbondante salsa alla soja...c'erano quel- le piccanti al peperoncino che ballavano e facevano cenni con le manine...e fu in quegli attimi di delirio che riconobbe la Madonna, da lontano...era di turchese vestita e in mano teneva un pacco di patatine di quelle che vengono cotte e non fritte...le altre patatine (unte che facevano schifo) iniziarono a cambiare forma...sanguinavano olio e sembrava le si avicinas- sero....alcune di esse premevano con forza la sua spalla e lei, cercando di liberarsene sbatte contro uno spigolo della macchina...e la madonna dal lon- tano la chiamava...e il dolore alla spalla aumentava... arrivati all'autogrill e aperte le porte l'incubo' svani' e sulla spalla c'era un brufolone stile pai d'oro...fu cosi' che Angela si converti' alla patatina non fritta ma cotta al forno...e decise di abbandonare l'idea di montecarlo...sennonche' si accorse della mancanza di Marco... Dov'era finito Marco? Ma certo! Eccola la' che confabulava vivacemente con il benzinaio...cosa avranno mai avuto da dirsi? Si avvicino e senti' gridare Marco "Targi t'ho beccato!!! Perche' cazzo c'hai messo tanto a spedirmi la mail con l'aggiornamento del Campionato di Pepper? Sai che vivo il fine settimana aspettando solo quella e tu mi tiri pacchi cosi' impunemente? E poi cosa cavolo ci fai vestito da benzinaio? E io cosa ci faccio qui? Dove sono? Oddio vedo gli angeli e i cherubini! Oddio sto morendo" e sveni ' in un delirio da marja... Angela a quelle parole prese un pochetta di paura...cos'era il suo marco uno spacciatore di segreti statali? Poteva ancora fidarsi di lui??? Fu cosi' che decise di scappare a londra...si rec= all'aereoporto di mila- no e prese il primo volo per londra....a meta' strada si ricordo' della sua amica Francesca che dal suo viaggio di ritorno da Parigi racconto' di una bottega dove vendevano jean paul gautier a prezzi stracciati...l'idea le baleno' in testa...un lampo...e impugno' in mano un ananas che per caso aveva in tasca e dirotto' l'aereo...e disse: ALT...questo aereo e' dirot- tato per Parigi...la patria del glamur e del citch....ma che chic!... ...lÆaereo preso da Angela per andare a Londra era un ex B-52 utilizzato durante la seconda guerra mondiale dallÆesercito americano e venduto a scatola chiusa allÆAlitalia ancora negli anni Æ50 per una manciata di dollari, cinque pizze al prosciutto, 2 bottiglie di vino bianco dei colli ed un album di foto erotiche della Carra'. Dal diario di bordo era stata cancellato ogni riferimento alle missioni per le quali era stato utilizzato durante la guerra...si diceva che soltanto Nanni, il tecnico che si era occupato del suo restauro, avesse qualche idea sullÆoriginario impiego del mezzo. Molti colleghi, infatti, lÆavevano sentito spesso lamentarsi del fatto che lÆavevano incaricato di rimettere in sesto un aereo utilizzato per radere al suolo le abitazioni ed eliminare tutti gli omosessuali del pianeta. Una vero e proprio sterminio! "Quei bastardi razzisti dal pisellino di un neonato" - ripeteva spesso - "lo hanno persino chiamato "E no lÓ (i) Gay"! ". Va detto che il Nanni era anche un noto omossessuale. Il Nanni era anche persona dispettosa e proprio per questo decise che si sarebbe vendicato in nome di tutti i gay che avevano incontrato la morte a causa di quellÆ aereo infernale. Durante i lavori di restauro egli aveva infatti inserito un particolare dispositivo a tempo al quale aveva collegato circa 450 kg di tritolo. Il congegno a tempo era ad attivazione vocale, nel senso che sarebbe bastato che uno soltanto dei passeggeri avesse pronunciato ad alta voce la parola prestabilita perche' si attivase il conto alla rovescia di 10 minuti e poi....bum!!! LÆapparecchio comprato dal Nanni era per= di quelli a buon mercato e molto limitato. Poteva essere programmato una volta soltanto. Fu cosi' che quando venne il momento di programmarlo, il Nanni, che aveva pensato di utilizzare la frase "Frocio di Merda", si avvicino' al microfono completamente sbronzo e disse....."Hic", mollando successivamente un rutto colossale che gli blocco' il battito cardiaco e lo fece cadere stecchito al pavimento, oltre a far deragliare il locale Milano-Gallarate che in quel momento stava passando da quelle parti. Il congegno rimase quindi programmato su "Hic". Quando Angela disse "ALT..questo aereo eÆ dirottato per Parigi....la patria del glamur e del citch...ma che chic!" Il congegno a tempo che ormai sÆera rotto i coglioni di aspettare di essere attivato interpreto' arbitrariamente "chic" per "hic" ed inizio' il countdown. Davanti ai passeggeri si accese uno schermo con il timer, mentre la voce preregistrata del Nanni diceva "Fascisti di merda, e' ora che anche voi scopriate quanto e' piacevole prendersela in quel posto! Fra dieci minuti saltera' tutto in aria"..... Il congegno si spense dopo appena dieci secondi, evidentemente era troppo a buon mercato. Angela vide la paura negli occhi della hostess, poi ne scorse le labbra incresparsi in un sorriso beffardo, la sua mano protendersi per afferrare il patetico frutto. Ma la mano si blocco' a mezz' aria, ed Angela riconobbe nuovamente la morsa del terrore negli occhi della donna, e la sua incomprensione svani' al contatto del gelido acciaio con la pelle della nuca , mentre una voce roca e sicura le sussurrava: -''Scusi signorina, c' eravamo prima noi .'' Senti' l' uomo annuciare: -"Quest' aereo va a al Cairo'' mentre quattro figuri dal volto coperto dalla kefiah si disponevano lungo il corridoio brandendo mitragliette dall' aria poco rassicurante. Immediatamente, pero', un tizio dai folti baffi scuri della prima fila, sfilandosi il maglione si getto' in mezzo al corridoio, ed indicando la cintura di candelotti al plastico che portava in vita, annuncio' che se l' aereo non avesse subito fatto rotta verso Cuba, sarebbe arrivato si' in Francia, ma sotto forma di coriandioli. Gli arabi si guardavano nervosamente, la hostess si era rovesciata tutto il succo d' arancia sul vestito, Angela aveva il singhiozzo. Non poteva farci nulla: le veniva sempre nelle situazioni critiche. In quel momento il congegno, riconosciuti i singhiozzi di Angela per quello che erano, si riattivo', ma il timer, chissa' perche', si sentiva generoso e concesse ben 27 ore prima dell' esplosione ( lo sappiamo perche' : uno vuole risparmiare sui timers e questo e' il bel risultato). I passeggeri lato corridoio delle file dall' ottava alla quttordicesima, approfittando dello scompiglio generale, sopraffecero gli arabi mentre quelli dalla settima alla prima mettevano fuori combattimento il cubano. Applausi,sospiri di sollievo, ed il singhiozzo di Angela riempirono la cabina, ma durarono poco ( a parte il singhiozzo , ovviamente: per quello non c'era verso): i due gruppi di energumeni, estratti i rispettivi arsenali si rivelarono per altrettanti terroristi: gli uni volevano andare a Colombo ( Sri Lanka), gli altri a Berghem (de hoda). La discussione si fece animata , la tensione sali vertiginosamente, approfittando del fatto che gia' era a 9000 metri di quota. Gli arabi si ripresero e presero anch' essi ad urlare, Il cubano, piu' arzillo che mai, saltava e si sbracciava nel vano tentativo di attrarre l' attenzione essendo alto come un inprenditore edile che si da' alla televisione ed alla politica. Quttro tizi in abito ed occhiali e cravatta nera stile Pulp Fiction provarono a spianare le loro calibro 9 ma non furono minimamente cagati , e dopo un momento di imbarazzo le riposero nel fodero scrollando le spalle e si misero a leggere fumetti. Angela si lascio' scivolare di nuovo nella poltrona, dimentica della confusione che la circondava . Era depressa, ed addentava distrattamente l' ananas con la buccia, le spine e tutto. Le mancavano le patatine, le mancava quel buffo e timido ragazzo alla cassa del supermercato. Sarebbe arrivata a Londra, dopotutto .Chissa' cosa le sarebbe capitato. Chissa' se gli Inglesi mangiavano patatine. Lei ancora non lo sapeva, ma effettivamente l' Inghilterra e' un vero Bengodi per chi vuole rovinarsi il fegato in questo modo.... Finalmente si trovo' un compromesso: l'aereo sarebbe arrivato a Londra, prima pero' avrebbe fatto scalo rispettivamente, al Cairo, a Cuba, a Colombo (sry Lanca), a Berghem ed a Corleone (Sicilia) dove viveva la mamma del pilota che da 6 anni non vedeva il figlio. Inutile dire che tutti in paese pensarono che fosse scoppiata l'ennesima guerra tra cosche quando sentirono i rumori dell' aereo che atterrava sulla piazza principale del paese. In breve dopo 26 ore e 50 minuti di volo i passeggeri poterono abbandonare l' aereo all' aeroporto di Heatrow a Londra. Pochi si accorsero dell'esplosione che avvenne 10 minuti dopo e che distrusse anche due Concorde battenti uno bandiera francese e l'atro bandiera libanese che in quel momento stavano rispettivamente decollando ed atterrando..con un totale di 500 morti, 3 feriti e 1 disperso, che si dice sia stato un ex professore di filosofia filo socialista di nome Forzoso o qualcosa del genere..... Mentre Angela usciva dall' aeroporto in fiamme, con la camicetta ancora sporca di ananas, tre scatole di sigari cubani, una riproduzione in miniatura della sfinge, cinquanta porzioni di patatine fritte acquistate presso il McDonald di Colombo in valigia ed una mentina in tasca, un turbinio di pensieri le si intrecciavano nella mente.... Ora doveva sparire, ormai sapeva troppo sulla calistoria e su quel fascicolo che aveva letto.... Fuori dall' aeroporto salý su un taxi. L'autista quasi svenne quando il fritto delle 500 porzioni di patatine chiuse in valigia si fece sentire nell'abitacolo della macchina, ma con perfetto self control anglosassone riuscý a chiedere ad Angela dove doveva portarla. Poi indossata una maschera antigas regalo del cugino appena tornato dal Golfo, mise in moto e sgomm= verso la destinazione richiestagli. Pochi secondi dopo, dal parcheggio dell'aeroporto spunto' una Duna 1.1 verde pisello targata Roma che inizi= a seguire il taxi.... "Si sbrighi" disse lei, "non devono raggiungerci". Il taxista che, nonostante la maschera antigas, non era molto in se a causa delle esalazioni, cominci= ad accelerare, ma, al primo incrocio, uscý senza rispettare lo stop e, sbandando, finý dritto nella vetrina di una cristalleria, con effetti disastrosi. Vai alla Calistoria Dlin dlan dindindindin ...facevano gli ultimi pezzetti dei cristalli e della vetrata nel cadere mentre Angela stava rivenendo in se. " Era tutto vero o stava sognando?" si stava chiedendo. La botta contro la vetrata della gioielleria era stata troppo forte. Mentre il taxi in- frangeva la vetrina, Angela aveva prima battuto il mento sullo spigolo della valigia che teneva sulle ginocchia facendola aprire, ed ovviamente facendo uscire le 500 porzioni di patatine fritte che in un attimo di debo- lezza aveva comprato durante il volo, poi era piombata sul fianco destro, sbattendo la testa contro lo sportello. In poche parole la nostra Angela non si ri- cordava pi¨ chi era, chiaro. Fu proprio in quel momento che dalla duna 1.1 verde pisello scese un anziano signore dall'aspetto mite e pacato. Indossava un paio di pantaloni color nocciola ed una camicetta a fiori stile anni'60. I capelli bianchi erano piuttosto lunghi, come la barba del resto. Dagli occhi azzurri e dal- la calibro 9 che aveva in tasca si capiva che non aveva buone intenzioni... ...la ragazza, presa dalla paura (e pure dall'orrore nel vedere quel vec- chio con quel paio di pantaloni indecorosi, e la camicia a fiori anni 70 che non fa piu' chic da tre anni) non sa cosa fare...le balenano miglioni di idee, ma scartate quelle piu' assurde (come quella di cercare di trasformar- si in saylor moon o almeno in saylor mars...e anche saylor bounty non anda- va male), le rimane solo una cosa da fare....impugnare le 500 porzioni di patatine e iniziare a gettargliele addosso.... A questa idea il cuoricino di Angela si fermo' per un attimo...le patatine, unica sua ragione di vita...non sopportava l'idea che finissero in quella maniera.... Il vecchiardo era sempre piu' vicino...madonna,se era brutto....insomma, si avvicinava...e Angela ricordo' solo allora della Beretta che 'casualmente' aveva preso in aereo al cubano...impugno l'arma....tutt'intorno era silen- zio...l'aria ferma...click...il cane che si muove...sshhhhhhh...il vento soffiava forte...la gente si gira verso di lei, assistendo alla scena... SUSPANCE ...lo sguardo determinato di Angela e' puntato verso il vecchio...uno sguar- do di chi la sa lunga...le sopraciglia corrugate...il dito si muove....in quel momento chissa' quante cose sono passate in mente del disgraziato... il dito si muove avevamo detto, parte un proiettile...e il vecchio muore investito da un taxi (in compenso Angela-vista di falco becca la solita vecchia rincoglionita che stende il bucato al 13¦ piano... 'Cazzo....so proprio gajarda...' penso' la giovane...'e siccome voglio festeg- giare il mio primo omicidio....vado a fare shopping....AVANTI, Bulgari, aspettami che arrivo!!!!!!!!!!!!!!!!!........'