La paGina di Leò

Vi state perdendo un disegno di Leo'LEO' nasce a Nashville nel 1930, da un pastore protestante e da una pecora compiacente. Studia con profitto ma vengono bocciati ambedue; i genitori, per punizione, lo mandano dietro Lavagna, dove impara a leggere alla rovescia; lì conosce Katjuscja, se ne innamora, ma appena la prende sottobraccio lo arrestano; in prigione, il desiderio di fuga è troppo grande! Lo assottiglia tanto che passa tra le sbarre e via! Vola come un pinguino.

Si rifugia a Brindisi dalla nonna alcoolizzata, dove riprende gli studi; ma lei non sa scrivere ed è piuttosto cieca, quindi al piccolo si sviluppa soprattutto l'immaginazione.

Alla morte della nonna, va ad abitare dallo zio allevatore di maiali, al quale si affezziona subito e che addestra ad andare a sinistra; ma lo zio se ne accorge ed in cambio del suo silenzio gli propone di giacere con lui; che tanto sempre porco era.

Rifugge e rifugge.

A 20 anni apre un negozio di pesca che va a gonfie vele e dopo due settimane gli telefonano di venirselo a ritirare a Creta. Allora prende il mare con una piccola barca e i pescatori, incazzatissimi, lo rincorrono in mountain-bike.

Tutti lo cercano e allora si nasconde a Forlì; è solo e disperato; lavora di giorno come bagnino e di notte come affogato. Finché una sera mentre uno monta e l'altro smonta, s'incontra e scappa insieme.

La sua vita è segnata e la gente lo riconosce dalla linea rossa; decide pertanto di ritornare nella sua terra, dove viene accolto a braccia aperte; cade e si frattura una costola. Ma non perdette mai il suo animo che più in là gli sarebbe anche potuto servire; prese il primo aereo, di quelli sperimentali, e dopo mille pericoli atterrò alle cicladi: isole piene di salite e di donne col mestruo. Morì nel delirio, dimenticato da tutti e ricordato da nessuno. Ora giace in un campo di girasoli, sotto una lapide girevole.

Tutta la produzione (e continua a produrre, purtroppo) di Leo' è stata pubblicata da Albertus, che è un pazzo editore di Milano i cui figli (12!) non hanno da mangiare, ma che continua a pubblicare 'ste cose...