Chi ha avuto modo di recente di oltrepassare il confine franco-tedesco avrà notato la mancanza di
controlli doganali. Il numero dei finanzieri al servizio in frontiera è stato ridotto in base a un
reciproco e saldo rapporto di collaborazione tra i reparti investigativi di Parigi e Berlino. Un
confine storico è saltato.
Anche in Italia si parla di ridisegnare i confini, così come è avvenuto tra Cechi e Slovacchi, e in tutta l'Europa dell'Est, dal Baltico alla Cecoslovacchia, dalla Bielorussia alla Jugoslavia. Si verificano unioni e separazioni... è una cosa normale in natura, specie in quella umana. Ma perché intestardirsi su concetti 'unitari' o 'disunitari' obsoleti quanto i muri e il filo spinato? La geografia e la geopolitica sono materie realmente interessantissime, ma l'informatica e la telematica lo sono altrettanto. Di fianco alla tastiera su cui sto scrivendo ho un elenco graffettato dei gruppi di discussione di Internet; sono 'submitted' a una decina di essi, mentre su altri vi passo di tanto in tanto. Come vi comportereste se, per un motivo qualsiasi, vi fosse fatto obbligo di essere iscritto a uno solo di questi gruppi? Probabilmente perdereste l'entusiasmo e vi dichiarareste net-apolidi. Cosa a cui sto seriamente pensando io, guardando la mia bella scritta "italiano" sulla mia carta di identità. Io vorrei averci anche scritto "francese", "bosniaco", "padano", e magari "sampdoriano".
Dite che i finanzieri impazzirebbero trovandosi a gestire la situazione e gli inevitabili tentativi di
truffe e contrabbandi?
Non so. Sicuramente si sentirebbero meno inutili di adesso: chiusi in un gabbiotto di frontiera e
incazzati con tutto il mondo fuori.
Marcello TARGI