risposte imbarazzanti a un tema imbarazzante

Caro dott. Luttazzi,
l’altro giorno, mentre facevo l’amore, la mia ragazza ha emesso una salva imbarazzante di scoregge vaginali. Vuole sentirle? Le ho registrate.

Sentiamole. (Si sentono gemiti amorosi e pernacchie di vario calibro.) La registrazione era di buona qualità. Alcune erano più rumorose, altre meno.? Ma come si misura l’intensità delle scoregge vaginali? La dottoressa Anastasia Kwitch sostiene che le scoregge vaginali vanno misurate in ettometri, secondo una scala da 1 a 10. Una scoreggia vaginale da 10 ettometri è l’equivalente sonoro di 10 balene che escono dall’acqua contemporaneamente; una da zero ettometri invece è quella che riesci a udire solo sotto l’effetto dell’LSD. La posizione migliore per produrre scoregge vaginali è quella che ci viene mostrata dai nostri amici Sbarbi e Prepuzio (mostra i 2 modellini: lui prende lei da dietro), posizione detta "cuissade". *
* Nota Bene: in post-produzione, le parole "scoregge vaginali" pronunciate da Luttazzi sono state coperte da rumori di scoregge, perché secondo il capostruttura Rai il tutto era troppo insistito.

Caro dott. Luttazzi, quando faccio l’amore, mio marito prova piacere se gli infilo una banana nel sedere. Come mai?

Si vede che la banana è ancora verde. Secondo la dott. Fabiola Krektz, la sessuologa che negli anni ’70 ha scoperto come ritardare l’orgasmo maschile con una martellata; la tecnica di stimolare il partner infilandogli un dito nel sedere poco prima dell’orgasmo, detta postillonage, è una pratica molto diffusa in tutto il mondo, per motivi fisiologici ben precisi. Questa è una sezione sul piano sagittale mediano dell’apparato genitale maschile. E questo, nel maschio, è l’equivalente del punto G femminile: la ghiandola prostatica. Come vedete, è facilmente raggiungibile per via rettale: basta inserire un dito ben lubrificato per 5-6 cm, e premere in avanti. Ora: massaggiare la ghiandola prostatica dà un piacere molto più intenso del normale. Per questo c’è chi, per stimolarsela adeguatamente, arriva ad infilarsi nell’ano gli oggetti più impensati.

Può fare un esempio?

Il 12 marzo di dieci anni fa F.D., di professione agente del Sifar, si presentò nel mio ambulatorio piegato in due da una grave occlusione rettale. Con un semplice intervento, nei successivi 10 minuti estrassi dal suo retto le seguenti cose: un mappamondo, una mazza da baseball, una sega da legno, un cornetto Algida, una mortadella, un violino, un grappolo d’uva rossa (lo guarda e commenta: - "O era un grappolo d’uva o erano emorroidi), una locomotiva, un volatile impagliato, un canocchiale, una torcia elettrica, una riproduzione della Pietà di Michelangelo, una melanzana, manubri elastici, uno scampo, una pinna da sub, una giraffa, un tubo di gomma (gag: Luttazzi esce di scena da sinistra con in mano una estremità del tubo di gomma, vediamo il tubo che continua a svolgersi, quindi Luttazzi rientra in campo SEMPRE DA SINISTRA e sempre attaccato al tubo), un rotolo di salsicce, un sommergibile, una boccia da bowling, delle bolle di sapone e un criceto vivo. Sono esperienze come questa a render la professione medica degna di essere vissuta.

Un criceto vivo? Com’è possibile?

Vi spiegherò tutto la prossima puntata. Non perdetela. Ci si vede.