29 gennaio ’86
- Gli U.S.A. shoccati: esplode lo Shuttle, tutti morti i sette astronauti.
- Caccia statunitensi e mig libici si controllano a distanza nei cieli del Mediterraneo.
- Muore Ron Hubbard, discusso re dei Dianetici.
- Jugoslavia. La nuova legge scolastica dà alle varie regioni pieni diritti nel fissare programmi
e libri di testo con il risultato - denuncia uno scrittore - che in Croazia non si studia nulla sulla
Serbia e viceversa, e la cultura diventa aneddoto.
- Comincia l'esodo dei cittadini americani dalla Libia.
1 febbraio ’86
- Il tribunale della libertà di Torino ordina di riaccendere i ripetitori delle reti Fininvest dopo
otto giorni di oscuramento. Il Psi scatena un nuovo attacco contro il pretore Casalbore che
decise il sequestro, mentre il tribunale mette in guardia dalla formazione di un monopolio
privato che rischierebbe di innescare una spirale di concentrazione a detrimento delle imprese
minori.
- In una conferenza stampa il presidente del Sudafrica Botha si dichiara pronto a liberare
Mandela, se l'Urss libererà Sakharov.
2 febbraio ’86
- Ritirato il passaporto ad Armando Verdiglione, lo psicanalista-guru milanese accusato di
plagio e associazione a delinquere.
4 febbraio ’86
- Craxi e De Mita annunciano una prossima staffetta alla guida del governo con conseguente
rimpasto pilotato dei ministri.
- I ministri del Tesoro Goria e quello del Lavoro De Michelis a colloquio con 200 studenti delle
medie. Agli alunni spiegano il rigore.
7 febbraio ’86
- Avviso di reato per concussione al sindaco di Venezia Nereo Laroni, socialista e legato a De
Michelis.
8 febbraio ’86</b>
- Il dittatore haitiano "Baby-Doc" costretto alla fuga dal paese. Nelle Filippine Cory Aquino
vince le elezioni sul dittatore Marcos.
29 gennaio ’91
- Guerra del Golfo: Saddam Hussein: "Userò l'arma chimica".
- Disfatta di Siad Barre in Somalia. Il dittatore fugge in Kenia.
31 gennaio ’91
- Centinaia gli iracheni uccisi nei bombardamenti di Bagdad.
1 febbraio ’91
- L'esercito jugoslavo minaccia l'intervento contro Slovenia e Croazia per "ristabilire l'ordine".
3 febbraio ’91
- Forlani: "La Dc non accetta processi sul dopo-terremoto".
- Tudjman: "La Croazia resisterà con la forza all'esercito di Belgrado".
6 febbraio ’91
- La Corte di Cassazione di Roma assolve Sereno Freato, ex-segretario particolare di Aldo
Moro, dall'accusa di complicità nel grande contrabbando di petroli che a metà degli anni ’70
sottrasse all'erario 300 miliardi. Nella vicenda erano anche coinvolti ufficiali della Guardia di
Finanza, politici e monsignori. L'assoluzione della Cassazione romana porta la firma di
Corrado Carnevale.
- In un'intervista ad un giornale norvegese Manuela Di Centa rivela di essere stata invitata a
sottoporsi ad emotrasfusioni prima delle Olimpiadi di Sarajevo del 1984. Col rifiuto di
prestarsi alle pratiche del prof. Conconi - spiega la Di Centa - dirigenti e colleghe non vollero
più avere a che fare con lei, e così arrivò l'esclusione dalla squadra azzurra. La Di Centa smentì
successivamente di essersi espressa in questi termini col giornale norvegese, attribuendo il suo
allontanamento a motivi personali.
8 febbraio ’91
- L'I.R.A. fallisce un attentato contro il premier inglese John Major.
- Tra i continui appelli alla guerra santa e i canti patriottici, gli ascoltatori di Radio Bagdad
captano in questo giorno le note di "Rumba, como me gusta el verano", canzone interpretata da
Raffaella Carrà.
- L'Ungheria ammette di aver venduto 10.000 mitra alla Croazia.
9 febbraio ’91
- Craxi e La Malfa criticano il nascente Pds: "Un partito confuso e arretrato".
- Formigoni lancia un allarme: "Il papa è minacciato per le sue posizioni pacifiste sulla guerra
del Golfo". Alla domanda "Quali sarebbero gli ambienti così irritati dall'atteggiamento del
pontefice tanto da ordire un complotto ai suoi danni?" Formigoni replica: "Non voglio
aggiungere altro, se ha intenzione di rivolgermi altre domande di questo tipo è meglio
interrompere la conversazione".
10 febbraio ’91
- L'esercito albanese spara sulla folla manifestante a Durazzo.
- In Lituania si vota per l'indipendenza in aperto contrasto col governo di Mosca.