Conoscere l’abc di un piatto tattico capace di riempire in ogni momento gli sbocchi piu’ impellenti è basilare.

Uno-due uova a testa. Rompete le uova in un piatto fondo, facendo bene attenzione a non farci cadere delle schegge di guscio. Salate un poco, un pizzico di pepe e una grattata di formaggio grana o pecorino.
Sapete sbattere le uova? Dunque, prendete una forchetta e con polso rapido le sbattete (da cui il verbo sbattere) fino a che tutto si sia ben amalgamato e non si sia formata una bella schiumina. Questa è la versione basic. A questo punto scattano le variabili. Avete delle verdure cotte in frigo che volete aggiungere alla frittata? Spinaci, fagiolini, cipolla, asparagi, robiole, copriolini della bici? E’ il momento di prendere il coraggio a due mani e di metterle nel piatto con le uova sbattute. Versate il tutto in una padella (fuoco medio) in cui avrete fatto sciogliere una noce di burro e cuocete stando attenti che non si attacchi ai lati.
Dopo cinque minuti, anche meno, la frittata sara’ da girare. Tutti cazzi vostri. Prendete un piatto grande e coprite interamente la padella (padella grande = piatto grande). Convocate amici, aiuto-cuochi e capovolgete la padella intonando un propiziatorio "God Save The Queen". Cosi’ girata la frittata sara’ ora da rimettere in padella perché cuocia anche dall’altra parte. Come dite? Si è rotta? Be’ nessun problema, dopo tutto la frittata è fatta.


PEPPER. Humor e polemiche a fin di bene. Mensile (quasi mai!) n°11.